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ISCHIA PORTO

La cittadina, che è anche la più grande e popolata dell’isola, ufficialmente è denominata Ischia, ma nota come “Ischia Porto” essendo sede di uno degli approdi principali. Essa, vive prevalentemente di turismo e numerosi sono gli alberghi e le attività connesse che la rendono tra le località più ricettive dell’isola che già di suo, per il mare e le pittoresche località, è una delle mete internazionali più ambite ed apprezzate.

Il centro storico, detto anche “Ischia Ponte”, si raggiunge percorrendo una delle strade più importanti della città, Via Roma, sede di numerose attività commerciali. L’edificio più importante del centro storico, è il castello aragonese, collegato al borgo da un ponte che prima che fosse ricostruito in muratura era in legno e dal quale trae origine il nome di questo quartiere, appunto “Ischia Ponte”.

In via Roma è possibile visitare la Chiesa di San Pietro ovvero di Santa Maria delle Grazie, costruita nella seconda metà del ‘700 e l’ultimo edificio di rilievo prima di entrare a Ischia Ponte è il Convento di Sant’Antonio con l’annessa Chiesa, il complesso, che ospita la Biblioteca Antoniana, fu edificato nella prima metà del ‘700 sui resti di precedenti costruzioni distrutte dall’eruzione del vulcano Arso. Ischia Ponte ovvero “Borgo di Celsa” come ancora oggi alcuni amano chiamarlo, è caratterizzato dalla presenza di palazzi signorili costruiti da antiche famiglie patrizie, nonché la seicentesca Congrega di Santa Maria di Costantinopoli e la coeva Chiesa dello Spirito Santo e nei pressi , la Cattedrale.

Inoltre è possibile ammirare, nella vicina contrada di Cartaromana, oltre alla bellissima spiaggia rinomata per le sorgenti fumaroliche subacque che in alcuni tratti alimentano piscine naturali di acqua calda, la Torre di Guevara, nota anche come Torre Michelangelo ovvero Torre Sant’Anna, costruita nel ‘500 dal Duca di Bovino Giovanni di Guevara, la chiesa di Sant’Anna e quella di San Domenico, la seicentesca chiesa della Annunziata ed altri luoghi di interesse storico e artistico.

E’ utile ricordare che il porto di Ischia in origine era un lago vulcanico, formatosi all’interno di un antico cratere, noto come “Pantaniello” per la poca profondità e le modeste dimensioni, ma ampio abbastanza da contenere un piccolo isolotto chiamato il “Tondo” sul quale sorgeva una chiesetta dedicata a San Nicola. Il lago, nella seconda metà del ‘600, fu collegato al mare tramite un canale al fine di favorire il ricambio di acqua e solo intorno alla metà dell’ottocento per volontà di Re Ferdinando II, il bacino lacustre fu trasformato in porto, ancora oggi il maggiore approdo dell’isola.

 

 

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